Questo è un viaggio che ho sognato ed atteso per molto tempo. Non solo l’Islanda come destinazione, anche l’esperienza del vivere un paese profondamente come lo si può fare solo perdendosi tra le sue strade, confondendosi tra i suoi abitanti, assaggiando la vita e le abitudini locali e rimandando incantanti dalla magnificenza di quello che ha da offrire, in questo caso la natura più pura.
L’Islanda è una nazione bella e civile, dove due ragazze da sole possono guidare per i sentieri più sperduti sentendosi sempre al sicuro ed anche per questo l’ho amata.
Di ritorno dal mio viaggio, voglio condividere questa esperienza con voi, imprevisti compresi, e ringraziare ufficialmente la mia migliore amica e compagna di avventure Elisa, con la valigia sempre pronta come me.
Buona lettura.
INFORMAZIONI UTILI
VESTIRSI Prepararsi al freddo! Ad agosto in una settimana le temperature non hanno mai superato i 13 gradi e sono scese fino a 5 gradi sulla nostra nord occidentale. Il sole ha fatto capolino poche volte al giorno e quando il vento si faceva sentire la temperatura percepita era ancora più bassa. Ciò non ha impedito di adorare questo paese ne di apprezzare il suo freddo, sopratutto quando da noi il caldo è torrido, ma è di vitale importanza vestirsi adeguatamente. Cappelli di lana, maglioni, giacche a vento e scarpe da trekking sono d’obbligo in tutte le stagioni!
GUIDARE Perdersi in Islanda è impossibile! Partendo da Reykjavik e imboccando la strada principale, la Hringvegur, si percorre in cerchio l’intera isola prima di tornare nella capitale. L’unico tratto con pagamento di pedaggio è il tunnel sotterraneo di 6 km per raggiungere Reykjavik da nord, che costa 1000 isk. I parcheggi in città sono tutti gratuiti nei fine settimana, ma negli altri giorni si trovano comunque aree libere appena decentrate. Nei paesi e nei pressi delle attrazioni naturalistiche sono sempre gratuiti, ad eccezione di quello di Seljalandsfoss che costa 700 isk.
DORMIRE A gli ostelli islandesi! Eravamo inizialmente diffidenti e la scelta di guest house e ostelli era dettata solamente dall’esigenza di rendere il viaggio il più cheap possibile. Adesso, dopo aver testato sulla mia pelle sei diverse strutture con tanto di bagno condiviso, posso affermare che queste non comportano alcuna rinuncia in quanto a comfort e pulizia. Anzi, tutte le strutture mettono a disposizione aree comuni e cucine con uno spazio in frigo per ogni camera, dando la possibilità di risparmiare considerevolmente anche sulla cena. Sono inoltre il luogo perfetto per fare nuovi incontri con altri viaggiatori. Noi abbiamo speso in media a notte a testa XX € ma ciò è stato possibile prenotando sei mesi prima della partenza. Scordatelo disponibilità e prezzi bassi per prenotazioni dell’ultimo minuto!
MANGIARE Chi ha detto che in Islanda si mangia male? Durante l’organizzazione del viaggio avevo trovato informazioni sconfortanti riguardo le abitudini culinarie locali tanto da partire con la convinzione che avrei fatto la fame per una settimana. Niente di più sbagliato, anche per che come me non mangia ne pecora ne agnello. Per non eccedere nella spesa abbiamo deciso di acquistare colazione e pranzo nella catena di supermercati Bonus, con una spesa complessiva per due persone per una settimana di 14000 isk. Immancabile ogni giorno un caffè al bar, al prezzo di 300 isk in media. Le cene, tutte al ristorante, sono state superiori alle nostre aspettative e meno costose del previsto. Abbiamo assaggiato soup, piatti a base di pesce, hot dog e hamburger in locali precedentemente selezionati in base alle recensioni di tripadvisor, per una spesa complessiva di 38000 isk per due persone per una settimana!
VISITARE In Islanda la natura è gratis! Si possono visitare tutti i parchi nazionali, le cascate e i principali luoghi di interesse senza mettere mano al portafoglio. Tuttavia ci sono delle esperienze che arricchiscono il viaggio che vale la pena di fare, anche se possono essere molto costose. Prenotare dall’Italia è sicuramente consigliabile per non avere brutte sorprese e per spendere il meno possibile. Noi abbiamo scelto di fare: – Ingresso Blue Lagoon 60€ per persona (in alternativa ci sono i Myvatn Bath a 40€) – Glacier Lagoon 30 minuti di barca tra gli iceberg 45€ per persona – Skorrhaestar escursione a cavallo di due ore 70€ a persona – Akureyri avvistamento balene in barca di 3 ore 80€ a persona – Attività con motoscafi, kayak, slitte e discese nel sottosuolo vanno dai 150 a più di 300 euro a testa!
SHOPPING Confermo che i prodotti tipici islandesi sono molto cari rispetto ai nostri standard! Per chi non vuole spendere 200€ per una tipica lopapeysa le possibilità sono due: acquistarla a metà prezzo al mercato delle pulci di Reykjavik di sabato domenica oppure comprare la lana e mettersi a sferruzzare una volta di ritorno dal viaggio! Per gli altri souvenir consigliamo di fare spese sempre nella capitale, dove c’è più scelta!
Diario di viaggio
Primo e secondo giorno Siamo partite con un volo diretto da Pisa per Londra, dove ci siamo fermate una notte prima di proseguire per l’Islanda. Questo ci ha concesso di fare un giro in una delle città che più amo e che ogni volta rivedo molto volentieri! Arrivate nella capitale Reykjavik la mattina seguente, abbiamo per prima cosa preso la nostra macchina a noleggio e ci siamo dirette verso la Blue Lagoon, situata a pochi chilometri dall’aeroporto. La stazione termale è uno dei simboli di questo fantastico paese e, seppur molto commerciale, regala un’esperienza unica da vivere. Non credevo che ne avrei avuto il coraggio ma, nonostante la temperatura fosse di soli dieci gradi centigradi, ci siamo messe in costume per immergerci nelle piscine di acqua calda. Favoloso! La struttura offre nel prezzo (decisamente alto) spogliatoio e docce, dopo esserci rimbacuccate quindi abbiamo proseguito per la seconda tappa della giornata, Reykjavik, a circa un’ora di distanza. Qua abbiamo trascorso il pomeriggio alla ricerca del lopi perfetto, maglione tipico islandese fatto a mano con calda lana del posto. Dopo un hot dog del famoso Baejarins Beztu Pylsur siamo andate a dormire nel confortevole (ed economico, per gli standard islandesi) Oddsson Hotel.
Terzo giorno Sveglia di prima mattina per noi e colazione cheap acquistata nella catena di supermercati Bonus. Giornata dedicata alla scoperta delle meraviglie naturalistiche del Thingvellir National Park, partendo dalle cascate di Oxarafoss e Seljalandsfoss fino allo spettacolo mozzafiato di Geysir Una volta raggiunto il minuscolo paese di Skogar ed ammirata al’abbondante portata della sua cascate, abbiamo cenato e pernottato all’Edda Skogar Hotel.
Quarto giorno Dopo la solita colazione abbiamo visitato il museo del paese, il quale ospita oggetti della vita quotidiana dell’Islanda dei secoli scorso oltre che alle tipiche abitazioni dal tetto ricoperto d’erba perfettamente conservate. Il nostro viaggio poi prosegue lungo la costa in direzione est verso il ghiacciaio più grande d’Europa, con una sosta sulla scogliera Dyrhoaeryper ammirare il paesaggio vulcanico dall’alto. Nel primo pomeriggio siamo a Jokulsarlon, lucente laguna glaciale formatasi a causa dell’innalzamento della temperatura terrestre. Abbiamo navigato le sue fredde acque con un’imbarcazione apposita, tra un iceberg e l’altro. Per dormire abbiamo scelto la cittadina di Hofn, dove abbiamo consumato la cena più prelibata della vacanza, a base di lobster baguette e birra locale.
Quinto giorno Colazione e partenza alla volta dei fiordi orientali e dei loro paesaggi di rara bellezza. Questa parte di Islanda più desolata e meno battuta è selvaggia ed affascinante. Percorrere la strada deserta e fermarsi a scattare foto della scogliera è stato un’esperienza unica, tanto quanto il nostro pomeriggio. Raggiunto Skorrahestar infatti abbiamo attraversato le verdi praterie in sella ai tipici cavalli islandesi, docili ed adorabili animali. La nostra escursione (prenotata per tempo dall’Italia) è durata due ore e ci ha portato su e giù per le colline al trotto e al galoppo, ci ha fatto guadare corsi d’acqua e conoscere i simpatici abitanti del luogo. Ripresa la nostra quattro ruote abbiamo raggiunto Egilsstadir, premiato le fatiche della giornata con un ricco panino della catena Subway e dormito alla Laufas Guest House.
Sesto giorno Dopo la colazione abbiamo proseguito il nostro viaggio verso la regione nord del paese. Lungo la strada che porta al lago Myvatn ci siamo fermate per ammirare le maestose cascate Dettifoss e il cratere Krafla, che ospita un lago dal singolare colore celeste. Questa volta ci siamo concesse un vero hotel dotato di tutti i confort, il Gigur By Keahotels, dalla meravigliosa vista sul lago. La nostra cena è stata a base di uno squisito salmone e di birra locale.
Settimo giorno Colazione internazionale in hotel e visita del sottosuolo, ovvero della grotta Grjotarja, famosa per avere ospitato le riprese de Il Trono di Spade. Immancabile sosta per un’appassionata delle serie come me. Dopo la visita a Godafoss, la più grande cascata che abbiamo visto, siamo arrivate ad Akureyri, la seconda città dell’isola. Saranno stati i semafori a forma di cuore o le casette colorate dal tetto spiovente, fatto sta che l’abbiamo subito adorata. Il nostro pomeriggio è trascorso a bordo di un’imbarcazione che ha solcato il mare d’Groenlandia per consentirci di avvistare le balene che lo popolano. Inutile dire quale emozione si provi nel vedere questi immensi cetacei. Infreddolite dal gelido vento del nord, abbiamo trovato riparo da Akureyri Fish & Chips per una gustosa e sostanziosa cena tipica.
Ottavo giorno Dopo la nostra solita colazione abbiamo trascorso la mattinata in auto per raggiungere Reykjavik. Lungo il tragitto ci siamo fermate per caso nel paesello di Hvammstangi, nel quale abbiamo trovato la bellissima fabbrica tessile visitabile di Kidka Wool Factory, con annesso negozio nel quale abbiamo fatto razzia di gomitoli di lana. Ci vorrà tutto il nostro tempo libero per tramutarli in sciarpe e cappelli in tempo per l’inverno Siamo arrivate nella capitale in tempo per fare un salto al suo famoso mercato delle pulci dove, immancabilmente, abbiamo fatto gli ultimi acquisti. In serata abbiamo salutato la città e raggiunto l’hotel vicino all’aeroporto di Keflavik per il volo del mattino seguente.
Rientro Ebbene si, capita anche agli agenti di viaggio di perdere gli aerei. Per risparmiare avevamo acquistato il volo di rientro da Reykjavik a Londra Luton con Wizzair e sei ore dopo il volo Ryanair Londra Stansted Pisa. Ma… il primo volo ha portato 3 ore di ritardo, abbiamo perso l’ultimo collegamento utile tra i due aeroporti della National Express e siamo dovute rimanere una notte in più a Londra! Non che ci sia dispiaciuto, ma ovviamente abbiamo dovuto comprare un nuovo volo e pagare una notte in più d’albergo. Poi si sa, Londra è la capitale mondiale dello shopping e nel tempo rimasto ci siamo fatte prendere la mano Questo piccolo inconveniente non ha in alcun modo rovinato la nostra fantastica vacanza ma per favore, date ascolto a noi noiosi e ripetitivi agenti di viaggio quando vi sconsigliamo di acquistare voli con scalo operati da compagnie low cost diverse e non in coincidenza!!!
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